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La roccia della Val d’Assa ha una storia molto lunga.
Possiamo risalire nel tempo fino all’era preistorica quando, nel cuore della valle, i nostri antenati lasciarono le prime incisioni del loro passaggio. Sono dovuti passare molti e molti anni prima che qualcuno tornasse ad avere un contatto intimo con la roccia e fu così che, negli anni ‘80, alcuni scalatori del Gruppo Roccia 4 gatti decisero di lasciare il segno alla loro maniera, ovvero arrampicando questa roccia dalle mille sfumature e colori. Si capì subito che queste pareti potevano offrire un grande potenziale per l’arrampicata ed infatti cominciò l’apertura di molteplici itinerari, tanti dei quali anche in tempi recenti e con difficoltà molto elevate. È così che la storia di queste rocce vuole essere anche presente! L’attività di apertura di nuovi itinerari non si è mai fermata, basti notare che nell’ultimo anno sono nate due nuove palestre di roccia. Di una di quest’ultime vorrei parlarvi: è la palestra di roccia del sesto tornante. Tutto è iniziato un giorno in cui con due amici del Gruppo Roccia 4 Gatti siamo saliti al Bostel per scalare una delle vie più belle della parete, ovvero la “Luigino Dalla Riva”. La parete, a causa di una forte pioggia del giorno precedente, era ancora bagnata e, nell’attesa, abbiamo deciso di inoltrarci in un sentiero che porta alla base di una falesia in cui sapevamo esserci stati dei tentativi di apertura di nuove vie, poi abbandonati per non si sa quali motivi. Da subito, alla visione di questa parete, mi è scattato qualcosa dentro. Forse per la pace che si respira in quel luogo, forse per la conformazione della roccia, forse perché la roccia stessa mi ha rapito. È così che, con un gruppetto di amici, abbiamo iniziato a lavorare. Qui è stato fondamentale il supporto del Gruppo Roccia 4 Gatti che, per lo sviluppo dell’attività arrampicatoria in valle, ha sostenuto le spese per la realizzazione. Tante sono state le giornate dedicate e, grazie alla perseveranza, abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo! In quel luogo dove regna la pace più assoluta, lontano dai rumori dell’uomo, a contatto con il volo della poiana, la picchiata del falco pellegrino, il bramito del cervo, è nata una nuova palestra di arrampicata. Ad oggi conta più di 20 tiri con grado di partenza di 6a fino ad arrivare a tiri di 7c, ma.. non è finita. La falesia è in costante aggiornamento e ci sono in serbo molti altri futuri itinerari. Per rilassarsi dopo una sessione di arrampicata, è stata creata un’area dove ci si può fermare attorno ad un focolare e delle panche per trovare nell’intimità della natura un momento di ricarica e convivialità tra scalatori. Infine, percorrendo lo stesso sentiero di andata, in una decina di minuti in piano, si ritorna al sesto tornante: felici di aver scalato, di aver trovato qualche amico, o semplicemente aver respirato un po’ di Val d’Assa. Autore: Fabio Pettinà
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Novembre 2023
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